Lettera di Marianna alle IENE
Ferrara,
27/08/2019
Ciao
Iene,
Mi
chiamo Marianna Ornella Cardinale, sono nata a Bari l'08/05/1994 e
vivo a Ferrara con mio padre Massimo e mio fratello Giuseppe. Ma non
è questo il punto.
Sono
la sorella di due anime meravigliose: Leila (anni 3) e Lorenzo (anni
1) -
Lulli
e Lollo (nomignoli che ho scelto per loro perciò per facilitarmi la
scrittura continuerò cosi') sono figli di mio padre Massimo (anni
56) e la sua ex compagna Salwa Hayyani (nata in Marocco anni 23) -
Non
commentero' la faccenda che riguarda la loro relazione perchè
neanche questo è il punto e sinceramente poco mi riguarda. Mi
"limiterò a raccontarvi la mia storia poiché non ho ricevuto
aiuto da nessuno. Dalla legge benchè meno.
Mio
padre conosce Salwa gia' maggiorenne. La conosce attraverso una sua
amica prostituta di nazionalità rumena.
Capiamo
dopo che Salwa si avvicina alla nostra famiglia esclusivamente e
puramente per il suo permesso di soggiorno. Aveva un foglio di via
che non le permetteva la permanenza in Italia.
Mio
padre conosce Salwa a maggio del 2015 - A novembre del 2015 Salwa
si scopre incinta. Il permesso di soggiorno "si attiva" per cure
mediche. E le viene naturalmente concesso alla nascita di mia sorella
Leila (16/08/2016) -
Premetto
che avevo moltissimi pregiudizi per la loro relazione. Pregiudizi
scomparsi dal momento in cui ho avuto l'onore e il piacere di aver
tra le mie braccia Lulli.
Le
cose in casa incominciano ad andare male. Lei non collabora con noi
tutti per la gestione della casa es pulizie , pasti, ordine, spesa,
ne tanto meno per questione economiche come affitto o bollette. Ne si
occupava di Lulli. Me ne occupavo io e mio padre. Non l'ha mai
allattata ne è mai intervenuta con la pediatra (Dott Angelino di
Ferrara ) - Ne si è mai occupata dei pasti di mia sorella ( sua
figlia) , dell'igiene e della cura della piccola. Ben si ci
arrivavano richieste di danaro da parte della famiglia. Di qualsiasi
genere. Ricatti a cui mio padre sottostava perchè in alterativa "gli
avrebbe portato via la piccola" -
Nulla
ci pesava perchè a noi "bastava" che Lulli crescesse con affetto
e amore. Il nostro, perchè la madre se ne fregava.
Arriva
maggio 2017 e lei rimane incinta nuovamente.
Arriva
luglio 2017 e lei scappa di casa a seguito del fatto che io trovai
delle pastiglie col nome "cytotec" nel suo borsello di trucchi e
chiesi a mio padre ingenuamente cosa fossero.
Io
sono affetta da Lupus eritematoso sistemico, di pastiglie ne prendo
davvero tante..... ma il cytotec non sapevo cosa fosse, cosi' cerco
su google ......e mi appare che tra i tanti usi viene anche usavo per
indurre un aborto spontaneo. Nel corso del tempo.... apprendiamo
comportamenti di Salwa non del tutto "normali" e da lei ci
aspettavamo davvero di tutto.
Ritorno
al che Scappa di casa abbandonando Lulli sul pavimento e urlando a
mio padre la richiesta di euro cento per prendere il treno e andare
da sua madre che allora domiciliava a Lusciano.
Perdiamo
totalmente le sue tracce. La sua famiglia continuaca a chiederci ogni
forma di danaro possibile per darci notizie di Salwa.
Mio
padre continuava ad assecondare poiché convinto del fatto che era
giusto che salwa tornasse a casa e che continuasse la sua vita nel
nucleo familiare ormai formatosi e che era giusta la sua presenza
anche per la crescita della piccola Lulli.
Io
e mio fratello giuseppe "denunciamo" l'abbandono all'ASP minori
di ferrara e allora ci accolse l'ass sociale R.
Il
padre di Salwa ci contatta dicendo che se lo avessimo aiutato ad
entrare in Italia.... avrebbe convinto Salwa a tornare a casa.
Eravamo
preoccupati per la sua gravidanza. E mio padre era preccupato della
possibilità di NON poter riconoscere un suo figlio, non chè
fratello diretto di Lulli.
Salwa
continua nei mesi a seguire a chiedere danaro. Finchè il 15/09/2017
fa rientro in Italia. Nei giorni a seguire , attraverso un tattoo che
lei aveva sul polso sinistro con su scritto originariamente
"05/05/2015 Max " per poi leggere "03/08/2017 Marwan" cominciamo a capire.-
Non
capendo mio padre chiede spiegazioni. Ci racconta che si era
sposata in Marocco.
Si
era sposata in Marocco ad agosto, incinta di mio fratello ,
abbandonando mia sorella Lulli al suo primo compleanno.
Qui
posso dire che è iniziato il nostro inferno.
Da
quel giorno era tutto un ricatto. Un ricatto perchè qualsiasi
richiesta della Salwa doveva essere assecondata.
Abbiamo
dovuto ospitare persino tutta la sua famiglia; Sua madre, suo
fratello minorenne (che ha frequentato l'itis a Ferrara), suo
fratello maggiore con sua moglie e il figlio di anni 1 , Tutti
disoccupati.
Il
fratello minore frequentava la scuola esclusivamente perchè
obbligato dalla madre per via del permesso di soggiorno. Il fratello
maggiore sposato con una ragazza esclusivamente per i documenti.
La
madre di salwa pretendenva di essere pagata 250 euro a settimana per
fare LA NONNA.
Mio
padre continuava ad assecondare poiché credeva che con l'aiuto della
sua famiglia Salwa "ritornasse in se" -
Niente
di piu' difficile...........
Scopriamo
che la famiglia di Salwa era a conoscenza di tutto, anche del
matrimonio. Il padre di lei ha firmato l'atto di matrimonio per
10.000 euro. Il matrimonio in Marocco è un affare a tutti gli
effetti. Informatevi...non mi dilungo altrimenti non arriviamo al
nocciolo. Se ci darete l'occasione di poter parlare, sapremo
spiegarci senza fretta.
Mio
padre capito l'incastro, una volta nato Lorenzo e riconosciuto, manda
via tutta la famiglia di Salwa.
Salwa
continuava a non badare ai bimbi. Ne per pasti, igiene personale,
giochi. NULLA.
Io
, mio padre e mio fratello ci occupavamo di tutto. Casa, bimbi. Ci
aiutavamo tra noi. Come una famiglia che si vuol bene fa. Come delle
persone "normali" .
Arriva
la prima denuncia di Salwa nei confronti di mio padre. Denuncia mio
padre indicandolo come un violento. Come uno che lo costringeva ad
atti sessuali.
Ritira
la denuncia chiedendo a mio padre una mastoplastica additiva in
cambio. Sostanzialmente credo che parliamo di un ricatto.
Non
mi dilungo nel dirvi che ho subito violenza fisica (ho foto e decine
di persone che potrebbero testimoniare) e psicologica da parte di
lei. Noi tutti sostanzialmente, incluso mio fratello Giuseppe di anni
ora 22.
Nonostante
la sua giovane età e il pregiudizio obiettivo che in una relazione
del genere può esserci.... ho provato ad aiutarla anche in una vita
sociale che lei non aveva.
Usciva
con me in discoteva, usciva con le mie amiche. Mi alzò le mani perche' scoprii che aveva avuto un rapporto sessuale con un mio conoscente...
tradendo mio padre. Lasciamo perdere queste vicende perchè non siamo
neanche adesso arrivati al punto.
Il
punto è che il 10/02/2019 mio padre ha incidente di percorso.... lo
chiamo cosi', perchè chiamarlo infarto mi fa soffrire. Io e mio
padre abbiamo un rapporto meraviglioso. Ed è la mia linea guida.
Mento se vi dicessi che vedendolo star male non ho sofferto anch'io.
Mi è caduto il mondo addosso.
L'ambulanza
lo porta via. Ma ha la prontezza di dirmi di restare io con i bimbi e
di far andar lei con lui.
Ero
preoccupatissima perchè il suo italiano non era dei migliori e li
non c'era nessuno con lui che potesse parlare bene e comprendere bene
a pieno la situazione. Mio padre non mi ha mai abbandonata, mi
sembrava di abbandonarlo.
Compito
dei figli traghettare i genitori qualora non stiano bene. Accudirli.
Io quella notte non riuscii a farlo. Ma Dio c'è e si è preso cura
di mio padre. Angioplastica e mio padre vive.
Il
giorno dopo tento' lei di uscire con Lulli e Lollo da sola. Mai
accaduto prima. Lei detestava uscire con i piccoli perchè diceva che
era "fastidio" - Non preparava loro da mangiare, figuararsi se li
portava fuori a mangiare un gelato. Cosi' mi ostino e le dico che
l'avrei accompagnata.
Il
13 febbraio 2019 mio padre viene dimesso. Io felice corro
all'ospedale di Cona per andarlo a prendere come tutte le volte che
ha fatto lui per me una volta dimessa dalle mie 101 sfortune a causa
del Lupus.
Il
13 febbraio 2019 è l'ultima volta che ho baciato i piedini a mia
sorella Leila sul divano di casa nostra.
Lei
ci manda un messaggio su whatsapp dicendo che andava via per sempre.
Ho temuto il peggio: un altro infarto di mio padre. Di non rivedere
mai piu' i miei fratelli.
Facciamo
denuncia. Scopriamo che lei si è recata presso centro donna
giustizia di Ferrara vestita bene, truccata e profumata dicendo che
era vittima di violenza e che temeva per l'incolumità dei suoi figli
e senza che loro si informassero la prendono e collocano lei assieme
a Lulli e Lollo in un b&b chiamato Delizie Estense in via
Scandiana a Ferrara. Scopriamo l'indirizzo perchè lei nonostante
dicesse di essere vittima di violenze e abusi e aveva timore
pubblicava bella e tranquilla video e foto. Perfino un video in
diretta in un gruppo di Marocchini con migliaia di membri dove il
tema era il "suicidio", in questo video compariva mia sorella
Leila .
In
questo b&b lei si fa a venire a prendere da un certo Stefano B.
di anni 70 circa di Fratta Polesine. Questo soggetto compra vestiti e
fa ricariche telefoniche. Non lo conosceva prima.
Ho
avuto modo di parlare con Stefano B. che mi ha raccontato il tutto.
Ahimè ferrara è piccola, ciò che si fa, si sa.
La
spostano in via Arginone presso l'hotel Daniela a Ferrara. Scopriamo
di questo indirizzo nel medesimo modo. Lei aveva a che fare
virtualmente con decine di uomini. Inoltrava loro foto , faceva con
loro videochiamate. Aveva instaurato anche una relazione virtuale con
un certo Anas di Casablanca che ci contattò e ci chiese spiegazioni.
Lei nascondeva di aver un secondo figlio. Si era inventata psicologa
e aveva promesso a questo ragazzo l'entrata in Italia attraverso il
matrimonio (cose da telefilm) -
Comunichiamo
tutto ciò all'assistente sociale di competenza che è E.S: che decide di collocarla presso una comunità in provincia di Bologna - per poter recuperare rapporto madre figli e per poter monitorare
la situazione.
Assistente
sociale che mi chiede di star fuori dalla faccenda. Siamo stati 1
mese senza la possibilità di vedere i bimbi.
Dal
giorno alla notte. La casa che era ricca di strimpelli di bimbi e
giochi. Era cosi' silenziosa da assere assordante.
Abbiamo
fatto appello alla questura,ai carabinieri , agli assistenti sociali.
Al comune. Con l'Assessore Coletti.e il Sindaco
Ci
manca seriamente il papa e il presidente della repubblica.
La
pediatra è stata contattata e ha comunicato di aver parlato con la
madre forse una volta. E che MAI si era interessata della salute dei
suoi bambini e che aveva sempre e solo interagito con me e mio padre.
Io
e mio padre che ci siamo presi cura dei bimbi.... da marzo, vediamo
Lulli e Lollo con incontri protetti UN'ORA alla settimana.
Vi
chiediamo la possbilità di ascoltarci. Abbiamo bisogno di aiuto
perchè probabilmente....non hanno capito che l'unico interesse reale
di questa donna che non ha ne arte ne parte è il permesso di
soggiorno e l'arrivo di suo marito in Italia.
Parliamo
di una persona che incinta di un bimbo con un uomo è fuggita
abbandonando la sua prima figlia di 10 mesi per sposarsi in Marocco
con un altro uomo a cui aveva detto che il bambino di cui era incinta
era il suo.
Non
so se mi sono spiegata bene scrivendo ma necessitiamo noi come
famiglia e i miei fratelli di aiuto. Specialmente perchè loro non
sanno spiegarsi data l'età ma io ho imparato e ho il privilegio di
poter leggere i loro occhi.
E'
arrivato il primo decreto che indica che gli educatori doveva
escogitatre giochi per far si che dopo gli incontri con noi i bimbi
tornassero dalla madre.
I
bimbi avevano una casa, dei vestiti comprati apposta per loro. Ora si
trovano in una comunità, con vestiti usati che mangiano cibo di non
so quale provenienza.... e sappiamo bene quale business ci gira
intorno.
Abbiamo
piacere a potervi incontrare e fornirvi prove, denunce, decreto,
foto, e particolari della vicenda. Email tra noi e l'assistente
sociale.
Desideriamo
la verità. Desideriamo il benessere dei miei fratelli.
Siamo
una famiglia. Siamo stati presi in giro.
E
Lulli e Lollo non sono altro che un mezzo. Per noi sono il nostro
cuore.
Aiutateci.
Marianna
Ornella Cardinale
Massimo
Cardinale
Giuseppe
Cardinale